202018Dic
La magia delle parole: il self talk nello sport

La magia delle parole: il self talk nello sport

PAROLA DI CAMPIONESSA

<< I pensieri diventano realtà, ragazze! … Non stancatevi di ripetere: “Il mio corpo è forte, il mio animo è calmo. E la mia mente è decisa!”>>

Queste belle parole fanno parte della lettera che Marta Pagnini scrisse alle sue compagne della nazionale italiana di ginnastica ritmica, la sera prima della finale olimpica di Rio de Janeiro nel 2016.

Marta Pagnini, da grande campionessa qual è, ha messo in luce una strategia fondamentale che consente di dare una svolta positiva alle nostre performance, nello sport come nella vita: si tratta della gestione del dialogo interiore o self talk.


DIALOGO INTERNO “SPONTANEO”

Noi parliamo continuamente a noi stessi: è un’attività psichica così comune che è al centro di tante battute e scene di film. Basta pensare a Homer Simpson che parla col suo cervello, oppure a John Travolta in “Pulp fiction”, quando è in bagno davanti allo specchio e decide cosa fare.

Queste rappresentazioni, oltre all’effetto comico, ci mostrano che a volte non riusciamo a usare il nostro dialogo interno nel modo più appropriato ed efficace, col risultato che spesso ci troviamo in mezzo a pensieri inutili e distrazioni.

Quando però vogliamo realizzare un obiettivo ambizioso, per esempio nello sport, diventa utile (e in molti casi necessario) mettere in gioco tutte le nostre abilità mentali nel modo più efficiente possibile.

Le ricerche di psicologia dello sport hanno individuato diverse strategie per gestire al meglio il dialogo interiore: vediamone qualcuna.


OTTIMIZZARE IL SELF TALK CON IL MENTAL TRAINING

In sintesi, il mental training applicato al dialogo interiore prevede prevede esercizi incentrati su 4 aree:

  • prendere consapevolezza dei propri pensieri
  • orientare il proprio self talk sugli elementi utili alla prestazione, cioè usare il dialogo interno per tener presenti gli obiettivi, ricordare la strategia programmata, stimolarsi con parole di forza, ecc
  • ignorare i pensieri inutili o dannosi
  • ristrutturare i pensieri seguendo la regola del pensiero positivo.

LA REGOLA DEL PENSIERO POSITIVO

Il pensiero positivo consiste nell’usare frasi affermative, perché la nostra mente inconscia non percepisce le negazioni.

Facciamo degli esempi: se mi dico “Non pensare all’elefante rosa”, quale immagine appare nella mia mente? Un elefante rosa!

Allo stesso modo, se mi dico “Non avere paura”, le sensazioni di paura resteranno presenti nella mia coscienza: perciò è meglio se mi dico “Coraggio!”.

Se io mi dico “Non abbassare le braccia”, istintivamente il mio corpo tenderà proprio ad abbassare le braccia: quindi è meglio dire “Tieni le braccia alte”.


REALIZZARE GLI OBIETTIVI STABILITI

Con questi esercizi l’atleta, aiutato dallo psicologo dello sport, impara a ristrutturare la sua mentalità in chiave positiva, prima in allenamento poi in gara, finché non diventa naturale. E via via che l’atleta procede con gli esercizi di self talk, realizza tre benefici:

  • impara a diventare più lucido, perché già il fatto di porre l’attenzione a quel che pensiamo ci aiuta a essere più svegli;
  • acquista un maggior controllo sulle proprie azioni, perché grazie al dialogo interno possiamo dirigere noi stessi istante per istante;
  • riesce a evocare stati mentali, emotivi e fisici ottimali per la prestazione, perché come dice Marta Pagnini, ciò che ci diciamo e pensiamo tende a concretizzarsi, a diventare realtà. Quindi se impariamo a dirci nel modo giusto frasi come “Stai attento, forza, metticela tutta!” possiamo influenzare positivamente noi stessi..

COMUNICAZIONE POSITIVA CON GLI ALTRI

La stessa regola del pensiero positivo, così importante per dirigere il nostro comportamento, si può applicare anche nella comunicazione con gli altri, allo scopo di dare istruzioni nel modo più efficace, dare feedback costruttivi e incoraggiare le persone.

Quindi diremo “Continua a correre” invece di “Non rallentare”, oppure “Stai calmo” anziché “Non ti agitare”, e così via…


UNA “DIETA” PER LA MENTE

Un’opportuna gestione del dialogo interno si può paragonare a una sorta di “dieta mentale” che permette all’atleta di ignorare i pensieri dannosi o inutili (come le autocritiche o le distrazioni) e assimilare solo pensieri giusti per realizzare i propri obiettivi (istruzioni pratiche, incoraggiamenti, ecc).

Molti sportivi raccontano di momenti cruciali nella loro carriera in cui il self talk ha avuto un ruolo chiave. Abbiamo iniziato con le parole di una grande atleta e terminiamo con le parole di un altro grande campione che nel 2008 ha conquistato il titolo di campione del mondo di boxe, nella categoria pesi massimi leggeri.

Giacobbe Fragomeni nella sua autobiografia “Fino all’ultimo round” racconta dei primi tempi in palestra, verso il 1990, quando prima di ogni allenamento si caricava con le parole: Costi quello che costi, ci riuscirò!.

Giacomo Boganini

Fonti:

Giacobbe Fragomeni, “Fino all’ultimo round”, edizioni Tea

Marta Pagnini, “Fai tutto bene”, edizioni Baldini & Castoldi

Emile Couè, “Il metodo Couè”, edizioni Mediterranee

Autori Vari, “La preparazione mentale nello sport”, edizioni Luigi Pozzi

William Walker Atkinson, “La straordinaria forza di attrazione dei nostri pensieri”, edizioni BIS.



Lascia un commento

La tua mail non sarà pubblicata. Compilare i seguenti campi obbligatori: *


4 + = 10